Esistono più diaframmi nel nostro corpo, a seconda della letteratura possiamo trovarne 3, 5 o addirittura 7, passando da quello pelvico a quello cranico. Il ruolo dei diaframmi è dividere parti del corpo e dare allo stesso tempo passaggio a diverse strutture.
Il diaframma toracico o respiratorio è il più famoso ed è formato da un solo muscolo che prende lo stesso nome: conosciamolo meglio.
Il diaframma toracico è localizzato all’incirca al centro del tronco ed ha una forma a cupola. Prende rapporti con diverse strutture tra cui superiormente il cuore, polmoni ed inferiormente con fegato, stomaco e rene sinistro. Inoltre, dà passaggio a molte strutture come l’aorta, l’esofago, i nervi vaghi. Questo è molto importante per le interazioni che il diaframma ha con tutto l’organismo. Una delle funzioni più importanti del diaframma toracico è espandere e restringere la gabbia toracica, durante la respirazione, attraverso l’abbassamento e l’innalzamento delle coste, dove appunto si inserisce.
Questo ruolo lo rende il muscolo respiratorio primario, infatti la sua contrazione ha l’effetto di abbassare la cupola diaframmatica ed elevare il torace in modo tale da permettere l’espansione dei polmoni e quindi l’inspirazione. Il movimento di ritorno, totalmente passivo in stato fisiologico, permette l’espirazione.
Da questa premessa si inizia a capire l’importanza di questo muscolo.
Il diaframma compie più di 20000 contrazioni al giorno e questo non può che avere delle importanti ripercussioni su tutto ciò con cui è collegato.
Nella cavità addominale e toracica ci sono molti dei nostri visceri e grazie al movimento diaframmatico anch’essi si muovono, perciò, la sua influenza su altri organi è continua e diretta. Viene da sé, che se c’è un problema al diaframma, questo andrà ad influire direttamente su tutte le strutture organiche con cui il diaframma è connesso come ad esempio fegato, stomaco e reni.
Inoltre, il diaframma toracico è in stretta connessione con:
- Zona cervicale: essendo innervato dal nervo frenico che ha origine nella zona cervicale, questi due distretti, seppur così distanti, sono in correlazione,
- Zona lombare: una parte di esso origina dal tratto lombare della colonna vertebrale, infatti, il diaframma effettua un’azione di “raddrizzamento” su questa zona.
- Sistema linfatico: attraverso il dotto toracico, la cisterna del chilo (raccolta della linfa) e la milza.
Infine, essendo un muscolo respiratorio primario, una sua disfunzione avrà effetto sui muscoli accessori della respirazione, i quali dovranno aumentare il loro lavoro, creando tensioni in diverse zone collo e spalle.
DIAFRAMMA E OSTEOPATIA
L’osteopatia viene in aiuto cercando di capire se ci sono disfunzioni o tensioni a carico del muscolo e se queste abbiano influito su altre parti del corpo.
Così come una lombalgia cronica, una gastrite mai risolta o una fastidiosa cervicalgia potrebbero essere causate da una disfunzione o tensione del diaframma toracico.
L’osteopata attraverso l’utilizzo di tecniche manuali che lavorano direttamente sul diaframma e attraverso esercizi di respirazione mirati può risolvere il problema.
In particolare, sui problemi viscerali sembra essere importante e imprescindibile il trattamento di questo muscolo: i visceri, come accennato poc’anzi, si muovono sotto la spinta di questo muscolo migliaia di volte al giorno e, proprio grazie a questo, possono svolgere il loro ruolo come il fegato che effettua la sua azione di pompa proprio grazie all’inspirazione e all’espirazione.
Quindi un’attenta valutazione osteopatica può essere utile per trattare problematiche viscerali e respiratorie influenzate dallo stato del diaframma.
Spesso la correlazione tra le parti non è automatica, ma l’osteopata conoscendo bene le connessioni tra i muscoli e i visceri, può risolvere problemi anche cronici causati da una disfunzione diaframmatica.
Riccardo Bagagli – Osteopata
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