Lesioni muscolari: cosa sono e come si trattano?

Che cosa si intende per lesione muscolare?

Riportiamo di seguito una breve spiegazione, analizzando l’aspetto fisiologico dei vari fastidi e dolori muscolari che si avvertono durante un’attività fisica e nella vita di tutti i giorni.

Il muscolo scheletrico umano è composto da un’eterogenea tipologia di fibre muscolari.
Questo ampio range di tipologie di fibre permette al muscolo la sua ricca varietà di capacità funzionali. Le fibre muscolari possono adattarsi al cambiamento della domanda funzionale, ossia alla tipologia di lavoro che viene richiesto, sia grazie ad un cambiamento delle proprie dimensioni che attraverso una modificazione della tipologia.
Questa plasticità costituisce il presupposto fisiologico sul quale si basano numerosi piani di terapia fisica, il cui scopo è l’incremento della forza e/o della resistenza muscolare del soggetto.
Un cambiamento della composizione delle fibre può anche risultare parzialmente responsabile di determinare menomazioni e disabilità funzionali, osservabili in alcuni soggetti che abbiano subito un cambiamento della condizione muscolare, dovuto da un’inattività prolungata oppure da un’immobilizzazione degli arti.

La ripresa di un’attività fisica successivamente ad una rieducazione muscolare inadeguata, a seguito delle condizioni descritte sopra, può dare origine a varie tipologie di lesioni muscolari.
Non necessariamente si hanno lesioni muscolari dovute ad un’attività sportiva, si può incorrere in queste tipologie di lesioni anche in azioni compiute nella vita quotidiana, spesso condizionate in maniera errata da posture scorrette o da un’esecuzione forzata dell’azione. È facile dedurre quindi che l’evento lesivo a livello muscolare costituisce uno degli eventi traumatici più ricorrenti.
L’entità della lesione può andare dalla comune contusione, allo stiramento, spesso associato a rottura dei piccoli vasi sanguigni con comparsa di dolore e tumefazione, alla contrattura muscolare, fino allo strappo muscolare completo (evento traumatico più distruttivo, che necessita di tempi di recupero più lunghi).
Le conseguenze, che ovviamente sono correlate all’entità della lesione subita, sono sempre comunque sgradevoli e comportano in ogni caso una sospensione, più o meno lunga, dell’attività, nonché l’attuazione di un’idonea terapia fisica.

Elemento distintivo che differenzia una lesione muscolare da una lesione a livello osseo è rappresentato dal fatto che il muscolo scheletrico si risana attraverso un fenomeno di riparazione, mentre il danno osseo è ripristinato grazie ad un processo di “rigenerazione”.
La maggior parte dei tessuti biologici corporei, nel momento in cui vengono danneggiati, risanano attraverso un processo che comunque genera un’area cicatriziale, che a sua volta rappresenta un tessuto biologicamente diverso rispetto a quello pre-esistente. Al contrario, quando un segmento osseo è lesionato, il tessuto rigenerato risulta identico a quello pre-esistente.
Il processo di riparazione di un muscolo scheletrico lesionato segue inevitabilmente uno schema costante, indipendentemente dalla causa che ha provocato la lesione stessa.

In questo tipo di processo, sono identificabili sostanzialmente tre fasi:

1. La fase di distruzione.

Caratterizzata dalla rottura e dalla conseguente necrosi delle fibre muscolari, dalla formazione di un ematoma tra le fibre lesionate e dalla reazione infiammatoria cellulare.

2. La fase di riparazione.

Consiste nella fagocitosi (distruzione ed eliminazione) del tessuto necrotizzato, nella riparazione delle fibre e nella concomitante produzione di tessuto connettivo cicatriziale, simultaneamente alla crescita capillare nella zona lesionata.

3. La fase di rimodellamento.

Periodo durante il quale avvengono la maturazione delle fibre riparate, la contrazione, ossia la riduzione e la riorganizzazione del tessuto cicatriziale e in ultimo, il recupero delle capacità funzionali del muscolo.

Per trattare le lesioni muscolari, vengono adottate procedure specifiche:
Il trattamento immediato del muscolo lesionato, prende il nome di RICE (Rest, Ice, Compression, Elevation), è il primo metodo di intervento dopo l’infortunio. È un sistema che ha lo scopo di minimizzare l’emorragia interna al muscolo, causata dalla lesione.
Se la fase acuta dopo l’infortunio progredisce in maniera favorevole con un recupero positivo, può essere intrapreso, gradualmente, un trattamento più attivo, strutturato da esercitazioni muscolari specifiche.

Precisamente si possono distinguere quattro fasi in successione:
• Fase 1: Caratterizzata da esercitazioni con contrazione di tipo isometrica.
• Fase 2: Composta da esercitazioni con contrazione di tipo concentrica.
• Fase 3: La particolarità degli esercizi in questa fase, è la contrazione isocinetica.
• Fase 4: L’ultima fase prevede esercizi con contrazione eccentrica.

Queste quattro fasi specifiche, successivamente possono venire supportate ed ottimizzate da adeguati trattamenti terapeutici come ad esempio la Massoterapia, l’Osteopatia e altri, atti a migliorare il recupero fino ad una guarigione completa della parte lesionata.

Dott. Lorenzo Orefice – Chinesiologo e massoterapista