Approccio e trattamento della persona con piede diabetico.

 Le ulcere cutanee si definiscono come perdite di tessuto cutaneo.

Si parla di ulcere quando il processo di riepitelizzazione (riparazione del tessuto cutaneo) non riesce, per diverse ragioni, a rigenerare la pelle; diventano croniche nel momento in cui non presentano tendenza alla guarigione entro sei settimane.

Il numero dalle persone affette da lesioni cutanee si aggira intorno a 2.000.000 di utenti , le lesioni possono avere numerose cause patologiche che ne predispongono o ne favoriscono l’origine, una di queste è sicuramente il diabete, i soggetti affetti da diabete, infatti, possono andare incontro alla formazione di ulcere del piede, sviluppando cosi un quadro di “piede diabetico”.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) definisce come piede diabetico la presenza di infezione, ulcerazione o perdita dei tessuti profondi del piede associata a neuropatia e/o arteriopatia periferica.

Questo tipo di ulcerazioni con arteriopatia può portare un aumento di rischio di amputazione agli arti inferiori. Nei soggetti diabetici, infatti, è circa 8 volte superiore rispetto ai soggetti non diabetici. 

L’arteriopatia diabetica è una frequente complicanza del diabete caratterizzata dalla presenza di placche aterosclerotiche ostruenti il flusso di sangue nelle arterie che irrorano gli arti inferiori.

Gli stadi iniziali sono caratterizzati da dolore muscolare crampi forme agli arti inferiori scatenato dall’esercizio fisico.

Aumentando la gravità dell’insufficienza arteriosa il quadro clinico assume le caratteristiche di ischemia critica dove il dolore diventa costante rendendo impossibile il riposo notturno, inoltre, possono comparire ulcere nelle aree più distali, in particolare, negli spazi interdigitali e nelle aree sottoposte a più pressione. L’insufficiente apporto ematico in situazioni croniche causa la progressiva necrosi dei tessuti più periferici, per cui anche i traumi più lievi possono degenerare in perdita di sostanza.

La neuropatia diabetica comporta due conseguenze principali che contribuiscono alla formazione dell’ulcera:

    • La prima è la riduzione o la perdita totale di sensibilità che riduce la percezione dolorosa permettendo la formazione di un ulcera ed il suo peggioramento senza che ce ne si accorga,
    • La neuropatia motoria causa malformazioni del piede (dita a griffe, prominenza delle teste metatarsali, appiattimento delle volte plantari o accentuato cavismo del piede), di conseguenza si osserverà eccesso di carico nei punti prominenti con formazione di ipercheratosi e calli che, se non subiranno una riduzione di pressione, a lungo andare degenereranno in ematomi da schiacciamento e poi in vere ulcere neuropatiche.

Una persona affetta da diabete deve essere seguita da un CENTRO DIABETOLOGICO con visite a cadenza semestrale o annuale. E’ molto importante tenere sempre sotto controllo i valori glicemici per un buon compenso. Se dovessero comparire i primi segni di ulcerazione del piede bisogna essere immediatamente indirizzati verso un centro del piede diabetico e farsi medicare da un infermiere esperto in wound care ma, l’aspetto più importante che può ridurre del 50% l’insorgere di lesioni al piede è sicuramente la prevenzione!

I capisaldi della prevenzione si possono sintetizzare cosi:

  • GIORNALIERA ISPEZIONE DEL PIEDE E DELLA CALZATURA
  • EDUCAZIONE DEL PAZIENTE E DEL CAREGIVER NELLA GESTIONE DEL PIEDE DIABETICO
  • CALZATURE E TERAPIA ORTESICO-PLANTARE APPROPRIATA ED EFFICACE
  • TRATTAMENTO PODOLOGICO PERIODICO CON VALUTAZIONE MULTIDISCIPLINARE TRA DIABETOLOGO E INFERMIERE ESPERTO IN WOUNDCARE

L’aspetto preventivo parte dall’osservazione e dall’ispezione giornaliera domestica. 

Ecco due tabelle utili per i pazienti e per i caregiver che consentono una corretta prevenzione del piede diabetico

Tabella per la prevenzione del piede diabetico a rischio
1
Ispezionare i piedi accuratamente ogni giorno sotto una fonte luminosa e aiutandosi con uno specchio
2
Evitare di camminare a piedi scalzi e controllare le scarpe prima di indossarle
3
Lavare i piedi tutti i giorni con acqua tiepida e Sapone neutro
4
Strofinare con delicatezza le zone callose con una pietra pomice
5
Evitare i pediluvi per tempi superiori di 5 minuti
6
Asciugare accuratamente i piedi e soprattutto le zone interdigitali con un asciugamano morbido
7
Non tagliare le unghie con forbici o tronchesine
8
Limare le unghie con una limetta di cartone delicatamente
9
Massaggiare delicatamente i piedi con creme emollienti ed idratanti evitando gli spazi interdigitali
10
Indossare calze di cotone evitando l’uso di calze fabbricate con materiale sintetico e con bordi elastici
11
Consultare periodicamente, con periodicità mensile o al massimo trimestrale, un infermiere o un podologo esperto di prevenzione e cura del piede diabetico
12
In caso di lesione pulire con acqua corrente e Sapone neutro, disinfettare con un antisettico a bassa isto lesività, fasciare abbondantemente e recarsi subito in un centro specializzato
Questionario per la prevenzione delle complicanze degli arti inferiori
1
Ha formicolii ai piedi e/o alle gambe?
2
Ha mai bruciori alle gambe o ai piedi?
3
I suoi piedi sono ipersensibili al tatto?
4
Ha mai avuto crampi muscolari alle gambe e o ai piedi?
5
Avverte mai punture di Spillo alle gambe e o ai piedi?
6
Le da fastidio il contatto delle lenzuola sulla pelle?
7
Quando entra nella vasca o nella doccia è incapace di distinguere fra acqua calda e acqua fredda?
8
Ha mai avuto ulcere al piede?
9
Il suo medico le ha mai detto che lei ha la neuropatia diabetica?
10
Si sente stanco per la maggior parte del tempo?
11
I suoi sintomi peggior giorno durante la notte?
12
Le fanno male le gambe quando cammina?
13
Non si accorge dei suoi piedi quando cammina?
14
La pelle dei suoi piedi è tanto secca da rompersi?
15
Ha mai avuto un amputazioni?

Gli infermieri del CSB Torino sono disponibili per valutazioni ed educazione sanitaria delle ulcere.

Articolo di Daniele Cimini – infermiere. CLICCA QUI per vedere il suo profilo!