Osteopatia e apparato masticatorio

L’apparato masticatorio o stomatognatico  è un complesso anatomo-funzionale formato da diversi organi e tessuti con funzioni di salivazione, masticazione, respirazione, deglutizione e mimica.

Questo apparato ha molte relazioni con la postura e vedremo come l’osteopatia fornisce un valido aiuto anche in questo campo.

Per capire un po meglio come un problema in quest’area possa influenzare il resto del corpo e viceversa, è necessario parlare dell’articolazione temporo-mandibolare o ATM, un’articolazione sinoviale detta anche diartrosi ovvero che riguarda superfici ossee che scivolano su cartilagine articolare. L’articolazione si stabilisce tre i due condili mandibolari e le fosse mandibolari delle due ossa temporali.

Questa articolazione permette il movimento di apertura e di chiusura della bocca e quindi ci permette di masticare, di parlare e di respirare.

Inoltre la capsula articolare che l’avvolge è dotata di molti recettori per l’equilibrio, svolgendo dunque una funzione di mantenimento dell’equilibrio tonico posturale.

Il movimento di apertura e chiusura è permesso grazie anche ai diversi muscoli masticatori che possono anche loro andare in contro a contratture e disequilibri muscolari.

Anche la deglutizione è permessa dal movimento dell’ATM e alla muscolatura della lingua.

A tutto questo bisogna aggiungere il ruolo fondamentale della cervicale e della vista, infatti formano connessioni importanti, tali da renderli un unico complesso anatomo-funzionale.

Questi cenni anatomici strutturali ci fanno già intuire la complessità di questo apparato e come una disfunzione a una di queste strutture possa influire non solo su tutta l’articolazione, ma anche sulla nostra postura. Può bastare quindi una posizione non fisiologica della mandibola, una deglutizione atipica o anche problematiche dentali a cambiare il nostro setto posturale.

Problematiche più comuni

  • Malocclusione

Sia l’ATM che i nostri denti dovrebbero mantenere una loro posizione fisiologica, ma non sempre è così e in questo caso si parla di malocclusione. Quando questo avviene è facile pensare ai diversi disequilibri che si possono andare a creare.

Nell’immagine seguente si possono vedere tre tipi di classi dentali con associate le relative posture.

Ovviamente questi sono alcuni esempi e non rappresentato una regola. Esistono molti altri fattori che influiscono sulla postura.

Uno dei tipici disturbi portati dalla malocclusione dell’ATM è il classico click articolare o disturbo da interferenza del disco. Quel fastidioso “click” che potete sentire durante l’apertura o la chiusura o entrambe della bocca e non è altro che un’interferenza del disco. Quest’ultima può portare anche a blocchi veri e propri della mandibola in apertura o chiusura.

  • Bruxismo

Un altro problema comune è il bruxismo, ossia il digrignamento dei denti associato all’atto di serrare la mandibola. Spesso in questi casi il problema potrebbe essere anche psicosomatico, infatti il digrignamento è spesso associato a problemi di stress e tensione.

Queste sono due problematiche dell’ATM molto comuni ma non dimentichiamo che esistono molte altre problematiche, come ad esempio la deglutizione atipica, problematiche ossee, artrosi dell’articolazione etc.

Cosa fare e come può aiutare l’osteopatia?

La risposta come sempre è visitare un esperto. Il primo passo è riconoscere qual’è il problema rivolgendosi da un professionista come può essere il medico, il dentista o lo gnatologo. Bisogna infatti innanzitutto comprende l’origine del problema e poi intervenire. Questo perché se il problema è di origine posturale e si interviene, ad esempio con apparecchi ortodontici, si potrebbero creare ulteriori problemi.

L’osteopata è in grado di supportare i professionisti del settore andando ad analizzare la postura in relazione all’apparato stomatognatico. Una volta compresa l’origine del problema si può intervenire con tecniche osteopatiche mirate al miglioramento dell’equilibrio dell’articolazione temporo-mandibolare stessa, o degli altri complessi citati come la vista, la cervicale, la deglutizione e in generale della postura.

Data la complessità di questo apparato e la molteplice varietà di connessioni strutturali che ha, è molto importante in questo campo collaborare con gli altri professionisti utilizzando un approccio integrato.

Il mio consiglio è quindi quello di valutare sempre più le soluzioni: la terapia odontoiatrica che può ad esempio prevedere l’utilizzo di un bite, quella farmacologica e la terapia funzionale e manuale. Come sempre la collaborazione tra professionisti è la soluzione che da più risultati per il paziente.

Riccardo Bagagli – Osteopata