Guida alla spesa: come leggere le etichette alimentari

Saper leggere correttamente le etichette rappresenta un atto di responsabilità verso il nostro benessere ed è fondamentale per fare scelte più consapevoli in un’ ottica di alimentazione sana.  

Sembra complicato decifrare le parole scritte sulle confezioni e troppo spesso i nostri acquisti sono influenzati principalmente dal prezzo, dalle offerte e dalla pubblicità.

Un famoso suggerimento dice:

Immaginate di andare a fare la spesa con vostra nonna (o se siete troppo giovani da avere una nonna influenzata dalle pubblicità con la vostra bisnonna). Leggete la lista degli ingredienti e se ne è presente anche solo uno che la nonna non riconoscerebbe come cibo non comprate quel prodotto!”  

È veramente difficile da mettere in pratica, ma è possibile provare a scegliere i prodotti valutando la qualità e l’equilibrio tra i nutrienti.

Ecco alcuni semplici consigli per orientarci tra gli scaffali.

  • Leggere l’ elenco degli ingredienti: sono in ordine decrescente di peso, cioè il primo è quello presente in maggior quantità (attenzione se si tratta di zucchero o grasso).

Bisognerebbe scegliere i prodotti con pochi ingredienti e comprensibili!  Da lasciare sugli scaffali le confezioni con lunghe liste di ingredienti con nomi difficili e sigle(es. E330) spesso additivi, coloranti e conservanti più adatti ad una lezione di chimica che ad una confezione alimentare.

Indicare la quantità in percentuale diventa obbligatorio se l’ingrediente è citato nel nome o messo in evidenza con immagini. Per esempio la crema alla nocciola deve riportare la quantità di nocciola effettivamente presente. Se ci facciamo caso, spesso, in realtà le percentuali sono molto basse.

Sono evidenziati gli allergeni, sostanze naturalmente presenti negli alimenti che però posso provocare una reazione allergica in soggetti predisposti.

Attenzione agli zuccheri, che compaiono con molti nomi diversi: saccarosio, sciroppo di glucosio, sciroppo di glucosio-fruttosio, fruttosio.

  • La fotografia sulla confezione non è una rappresentazione fedele del prodotto, non facciamoci ingannare!
  •  Durata del prodotto, dobbiamo fare una distinzione tra:

           Data di scadenza: nel caso di prodotti molto deperibili, la data è preceduta dalla dicitura “Da consumare entro il” che                 rappresenta il limite oltre il quale il prodotto non deve essere consumato perché potrebbe essere pericoloso per la salute.

          Termine minimo di conservazione (TMC): nel caso di alimenti che possono essere conservati più a lungo si troverà              la dicitura “Da consumarsi preferibilmente entro il” indica che il prodotto, oltre la data riportata, può aver modificato                    alcune caratteristiche organolettiche, come il sapore e l’odore, ma può essere consumato senza rischi per la salute.

  • Dichiarazione nutrizionale, sono obbligatorie indicazioni su:
  1. valore energetico (kcal)
  2. grassi (di cui acidi grassi saturi)
  3. carboidrati (di cui zuccheri)
  4. proteine
  5. sale

Si consiglia di orientare la scelta sul prodotto con minor contenuto in grassi saturi, zuccheri e sale, il paragone tra due confezioni va fatto leggendo la colonna dei 100 g.

Questi piccolo accorgimenti nel lungo termine possono fare la differenza per la nostra salute.

Anna Varetto – nutrizionista