Alimentazione e impatto ambientale

Cibo, salute e ambiente sono strettamente connessi. Un’ alimentazione più sana e sostenibile ha effetti positivi per la nostra salute e per il pianeta.

Il cambiamento climatico è sotto gli occhi di tutti: occorrono interventi urgenti per evitare danni irreversibili.

Gli addetti ai lavori spesso concentrano le loro osservazioni sul riciclo o sulle limitazioni di utilizzo dei mezzi di trasporto. Queste sono indubbiamente note importanti ma, nel corso degli ultimi anni, è emerso quanto le nostre scelte alimentari siano fondamentali per combattere il surriscaldamento globale e invertire la rotta prima che sia troppo tardi.

Il sistema attuale di produzione alimentare è una delle principali cause di danno ambientale. 

L’agricoltura da sola è responsabile per il 30% dell’emissione di gas serra provocata dall’uomo e rappresenta la causa primaria di deforestazione, di perdita della biodiversità, d’inquinamento idrico e del consumo di acqua dolce. La maggior parte dei terreni è impiegata nella produzione di mangimi destinati al bestiame.

Secondo un rapporto FAO, la nostra alimentazione ha un impatto sull’ambiente superiore a quello del settore industriale e dei trasporti. In particolare, la filiera produttiva dell’industria delle carni contribuisce da sola fino al 22 % della produzione di gas a effetto serra annualmente emessi dalla Terra. Tra questi, si sottolinea che l’allevamento intensivo di bovini è responsabile di una quantità notevole di metano prodotto, gas molto più dannoso dell’anidride carbonica.

Tuttavia vi è una buona notizia: le indicazioni alimentari che migliorano la salute umana fanno anche bene all’ambiente.

Questo emerge chiaramente dal modello della Doppia Piramide (alimentare e ambientale) sviluppato dal BCFN (Barilla Center for Food and Nutrition) da cui si evince una relazione inversa tra le tipologie di alimenti da consumare con maggiore frequenza e il loro impatto ambientale. I cibi da consumare con moderazione, infatti, hanno una maggiore emissione di CO2 e consumo di acqua.

“Mangiate cibo vero. Con moderazione. Soprattutto mangiate vegetali.”

Micheal Pollan, autore di saggi americano, sintetizza con questa semplice frase tutte le indicazioni per un’alimentazione sana e sostenibile. Proviamo anche noi, con piccoli passi, a migliorare la nostra salute e quella del Pianeta seguendo queste indicazioni:

  1. Privilegiare la qualità e ridurre la quantità.

Privilegiare gli alimenti freschi, a km 0, di stagione e limitare i cibi industriali e troppo trasformati. Spendere un po’ di più per i nostri acquisti ma ridurre le quantità ed evitare prodotti non necessari.

Per quanto concerne la carne, ridurne la frequenza di consumo e scegliere quella che proviene da allevamenti estensivi e rispettosi di ambiente e bestiame. Avrà caratteristiche organolettiche e nutrizionali ottime e un minor impatto ambientale.

  1. Sprecare di meno

Nel mondo circa 1/3 del cibo prodotto viene buttato via. Lo spreco alimentare avviene lungo tutta la filiera, dalla produzione e lavorazione alla distribuzione, vendita al dettaglio e ristorazione. Cerchiamo di controllare, nel nostro piccolo, lo spreco domestico.

  1. Meno origine animale, più origine vegetale

Impostare la nostra alimentazione su fonti vegetali (cereali , verdura, frutta, semi), ruotare in modo equilibrato i secondi piatti proteici (carne, pesce, uova, formaggi) e aumentare il consumo di legumi, ottima fonte di proteine vegetali.

Anna Varetto – Nutrizionista